Il Mezzogiorno alla prova del NextGenerationEU

Si svolgerà domani 20 aprile con inizio alle
ore 17,30 un incontro in diretta streaming che discuterà del
rapporto tra il Mezzogiorno e il programma europeo definito “Next
generation European Union”. L’incontro aperto da Pina Picierno
parlamentare europeo vedrà gli interventi del presidente del
Parlamento europeo David Sassoli, della ministra per le
politiche di coesione territoriale Mara Carfagna, di Enzo
Amendola sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega
per le politiche europee, di Vito Grassi vice presidente di
Confindustria, del rettore Giovanni Francesco Nicoletti della
Università “Luigi Vanvitelli”, coordinerà la discussione Enzo
d’Errico direttore del Corriere del Mezzogiorno, la cui
piattaforma web ospiterà
l’incontro.
“L’Europa
ha raggiunta la propria unità nell’affrontare la crisi
prodotta dal Covid. E’ prevalsa una forma di solidarietà senza
precedenti nella storia delle istituzioni europee. Nel 2020 circa metà
del fabbisogno lordo di finanziamento dello Stato italiano proverrà
da fonti europee. Sarà il “Next Generation EU” la iniziativa
davvero innovativa. All’Italia giungeranno circa 210 miliardi
nei prossimi cinque anni di cui circa ottanta a fondo perduto,
per i restanti si tratta di prestiti a scadenza molto lunga e a tassi di
interesse probabilmente negativi. Unica condizione realizzare
investimenti e riforme. In questo quadro sarà possibile avviare misure
che sostengano la ripresa economica del Mezzogiorno. Il recupero
allo sviluppo del Sud dovrà costituire l’obiettivo centrale e la
parte essenziale del piano di riforme per il rilancio del Paese. Il Sud
e Napoli hanno bisogno di investimenti pubblici per accrescere il
patrimonio di infrastrutture materiali e immateriali e di
misure tese alla riorganizzazione del settore sanitario e al
potenziamento delle attività formative. Napoli è vitalmente interessata
a muovere in queste direzioni. La classe dirigente
meridionale è chiamata ad una prova impegnativa, occorrerà
attrezzarsi per essere alla altezza della impresa superando i limiti che
hanno caratterizzato negli scorsi anni la esperienza della
utilizzazione dei fondi europei. La fondazione Mezzogiorno
Europa seguirà con iniziative e proposte questa complessa e importante
fase che si annuncia nella vita di Napoli e della realtà meridionale e
ringrazia tutti i partecipanti all’incontro di domani 20 aprile”.